sugli occhi han le fette.
Essi hanno atteso dei bambini quasi invano, con la chitarra in mano e stravaccati sul divano, caso strano. all'arrivo dei bambini mano nella mano saliamo i quattro gradini per giungere al prato dove li delizieremo con i nostri giochini e rappresentazioni teatrali mimate con deliziosi vestitini.
oggi abbiamo avuto solo una decina di presenze, cosa che ha pregiudicato l'ottimo svolgimento delle nostre danze e l'accrescersi delle nostre panze (da birra) col decremento del lavoro e del nostro decoro.
il paesaggio qui è davvero maestoso, al pomeriggio è spesso ventoso (come in ogni ambiente montuoso) e cotal pace ci induce al riposo non è così per gli autoctoni, dato che il lavoro nei campi impone i suoi tempi ma alla sera prendono il volo e con ampi zompi per recarsi allo stadio ascoltando la radio.
giocando a pallavolo georgiani ginnici tirano missili supersonici in faccia a volontari italianici storditi e dalle pallonate feriti. giunte le sette, con le ginocchia distrutte e le anime sfatte rivogliamo lo strumento di gioco, fortuna che al nostro capo Laura (mica come quell'altra) basta poco e con voce di fuoco spezza le reni alla resistenza senza nemmeno l'impiego di una prova di potenza.
alla mattina dello stesso giorno ma un po' prima, non troppo presto ma nemmeno troppo tardi, fuori dal letto siam rotolati, vegliardi come dei bardi sardi punzecchiati dai cardi, dai sacchi a pelo ancora bendati e dall'alcool pesantemente sedati a messa del fronte di casa l'ormai stanca truppa si è recata e invitata da padre Pata (facente gli onori di casa in maniera delicata) in prima fila si è accomodata tra la folla incuriosita che guardava i cinque volontari dall'aria astuta.
durante la messa, la folla perplessa fissava con aria lessa il celebrante dall'aspetto attraente che con voce suadente [3] spiegava le arringhe di Cristo sofferente.
Ormai giunti alla serata i volontari si guardano con aria disperata. l'ultima birra se n'è andata e la dispensa è svaligiata.
da khizabavra è tutto, vi lasciamo alle estrazioni dell'ordine per l'utilizzo dei bagni.
[3] mandando un sms con scritto "kartuli arvitzi" al numero 9865552738 abbiamo scelto la modalità "lingua italiana" per il celebrante, con un sms con scritto "non parlo italiano" sarebbe stata possibile l'opzione in georgiano.
FOTO del campo di gioco la preparazione è sempre un'emozione. si spala via lo sterco in modo alterco
martedì 31 agosto 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento