lunedì 2 agosto 2010

Bravi i cantieristi palermitani, ma cosa fanno?

Qualcuno si starà giustamente chiedendo se i cantieristi palermitani mangino e basta. La risposta è ovviamente negativa! Dormiamo anche un sacco (almeno, io. Alle 22.30 inizia a venirmi un sonno che non è facile contrastare nemmeno con un mix di caffè e RedBull, e non mi sembra il caso di provare qualche sostanza chimica, per cui mi arrendo e augurando una buona notte a tutti mi eclisso nel mio letto), andiamo al mare (Mondello), guardiamo le navi partire dal porto, visitiamo chiese e palazzi, festeggiamo i compleanni (il 30 c'è stato quello della nostra "collega" Monia: auguri!) e un sacco di altre cose carine e divertenti. E facciamo anche servizio, se no che cantiere sarebbe?!?


Ci siamo divisi in tre gruppetti (da tre persone l'uno, io faccio da jolly, vado dove c'è bisogno) che, a turno, danno una mano nelle diverse realtà dove prestiamo servizio: la mensa Caritas presso il Centro Santa Rosalia, la ludoteca Giardino di Madre Teresa e il Centro diurno per disabili Centro Anch'Io. Le attività sono varie e eventuali, dettate dalle necessità della giornata.


Mensa: cosa si farà mai in una mensa?!? Si prepara da mangiare! Guardate qui sotto che cuochi provetti:


Giulia, Alessia e Luca stanno preparando delle belle bistecche (peso medio: 400 grammi l'una), da noi affettuosamente soprannominate "lenzuolini" date le dimensioni, con un'impanatura composta da immancabile olio, limone, origano e pane grattato (giusto per la cronaca, il menù prevedeva anche un primo di pasta con le patate, seguito dalle sopracitate bistecche su un piatto di insalata e, per finire, una bella fetta di anguria fresca). Oltre a collaborare nella preparazione dei pasti, si serve ai tavoli i circa cinquanta ospiti della mensa e si puliscono i locali adibiti a sala da pranzo. E, se avanza tempo, si sistemano le quintalate di camicie e magliette che la Guardia di Finanza ha sequestrato e che sono destinate ai carcerati: vanno divise a seconda della taglia.

Giardino di Madre Teresa: molto semplicemente, qui si fanno giocare i bambini. Quasi tutti neri come il carbone (i pochi bianchi che ci sono sono soprattutto dell'est Europa), con un'età che va dai 10/12 mesi ai 6 anni, e forse anche qualcosa di più, stanno al Giardino tutto il giorno, perché i genitori devono lavorare. E quindi si finisce con lo spingere automobiline, moto di Polizia, Barbie, da corsa e da cross per mezza mattinata, con i bimbi felicissimi e la tua schiena un po' (tanto) meno. O a sedare risse nate dal desiderio di un servizio di stoviglie completo

o per il pagamento dell'affitto,

ma anche a far camminare un neo-bipede, per la gioia infinita della madre e di tutti gli operatori della ludoteca.


Anche il gestire i turni di salita/discesa dallo scivolo richiede un certo sforzo, soprattutto quando non è ancora chiaro che lo scivolo si chiama cosi proprio perché, grazie alla forza di gravità, serve per andare dall'alto verso il basso, e non viceversa...


Centro Anch'Io: l'ingrediente principale di questo servizio è la fantasia. Ogni giorno vengono svolte con i disabili (di tutte le età e con handicap diversissimi) attività diverse: realizzazione di magliette,




musicoterapia, gite al mare e ai parchi, giretti per la città. E l'immancabile sostegno nella fase della merenda, che viene poi distribuita anche a noi volontari per premiarci di tutti i nostri sforzi.


Dopo una settimana di Cantiere, il bilancio è più che positivo, su tutti i fronti: dei servizi, del rapporto tra noi, con gli altri operatori e i volontari delle strutture, del cibo, dell'abbronzatura...


Frasi del giorno:


"Ma quanto lavorate voi milanesi!", detta da un ospite della mensa ai cantieristi che sistemavano le camicie da due ore (come siamo bravi!).


"E' ufficiale: c'è un fantasma nella nostra camera", detta da Luca e Fabio,
cantieristi, che dicono che qualcuno usi il loro gabinetto (!?!) e che riempia il secchio del mocio di notte, facendoglielo trovare bello traboccante la mattina dopo.


"Poco gelato, grazie", detta da Giulia, inutilmente: le hanno dato un panino dolce con dentro almeno 100 grammi di gelato (ma senza scherzare).


Giuditta

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