Oggi sono 62 anni. Il 15 maggio del 1948 gli eserciti di Egitto, Siria, Libano e Transgiordania entrano in Palestina invadendo il neo-proclamato Stato di Israele, dando il via a una guerra regionale che risulterà nella sconfitta delle forze arabe, nell’espansione del territorio di Israele e nella fine di ogni proposta di spartizione fatta dalle Nazioni Unite.
Oggi i Palestinesi e tutto il mondo arabo ricordano l’inizio della Nakba, la catastrofe - Il giorno in cui i più di 700mila persone sono diventate improvvisamente una nazione di rifugiati.
Parlare di Palestina in Giordania significa parlare di oltre il 60 percento* della popolazione del regno, una testimonianza vivente di quello che hanno significato gli eventi del ’48 e dei decenni successivi. Ma ora i Palestinesi sono stanchi, rassegnati, hanno paura per il loro futuro. Dopo 62 anni di sofferenze, umiliazioni e rabbia la speranza se n’è quasi completamente andata.
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