Mi reco in un tempio buddhista, e a piedi nudi mi acciambello a fianco degli oranti (o tecnicamente forse solo recitanti). Da cattolico so non essere presente il Santissimo, ma da uomo vi percepisco una sacralità. Se vivessi in un Paese senza chiese, preferirei pregare in templi di altre religioni o in luoghi non dichiaratamente religiosi? E se un fedele di un’altra religione, che so, un induista, sentisse parimenti il desiderio di pregare i suoi dei in una chiesa cattolica, che effetto mi farebbe?
Beppe ci racconta come la bestemmia esista solo in Italia, e Alberto si chiede quante preghiere ogni secondo vengano pronunciate sulla Terra. E verrà un secondo in cui, invece, la linea sarà libera? E un primo?
Un monaco dagli occhi truccati c’invita ad entrare a casa sua, il sacerdote che ci accompagna è suo amico e lui vuole fare la nostra conoscenza. Il sacerdote ci spiega come in ogni chiesa ci sia chi cerca più appassionatamente il dialogo e chi guarda ad esso come una deviazione dalla propria missione.
Scopriamo che “Dagoba” non è solo il nome del pianeta in cui Luke ha conosciuto il maestro Yoda, ma anche di alcuni cupole buddhiste dalla guglia prominente, di cui abbiamo visto un gran bell’esempio ad Anuradhapura.
2° me contengono qualche arma segreta che l’ONU sfodererà qdo gli alieni proveranno a sottometterci nel 2012 m.d.C. Qua c’è chi dice rappresentino il corpo del Buddha (…) chi crede rappresentino i 5 elementi.
- 5 elementi?
- Cosa ho scritto?
- Troppo cinema.. Quale sarebbe il 5°?
- Il nulla
- Il nulla non vale
- Quanto tempo mediti?
- Bella domanda. Vale tutto? Un’ora.
- Al giorno?
- Alla vita
Accendiamo un lumino che un solerte cacciatore di turisti ci offre. Il mio non prende fuoco, allora provo ad appizzarlo da quello di Alberto. Ottengo il risultato di spegnerlo. Il cacciatore ci soccorre e, riaccesi entrambi, sentiamo uno scroscio nel cielo. Sperando che la cupola non si divida (non siamo pronti per l’invasione), capiamo che ad Anuradhapura abbiam dato tutto.
Paolo
ps. A Badulla, prima di iniziare le lezioni, gli studenti meditano per un’ora in piedi, immobili ed eleganti nel portamento e nella loro divisa scolastica “so Brit”
Foto di Alberto Minoia