Eccomi qui, seduta davanti al computer. Sono passate 3 settimane dal ritorno in Italia ma i ricordi sono tanti e ancora forti!
Bine, bine…vorrei raccontarvi anch’io di questa tabara…sono tanti i ricordi che mi tornano alla mente…i canti, le risate, i giochi, i luuuuunghi momenti di preparazione delle attività, le avventure al bagno, le scenette, il mitico gruppo Moldova 1(MULTZU MULZU MULTZUMISCH davvero alle mie zuper puper compagne di avventura, Taty, Carol, Fra e ai nostri mamica e papico, Chiara e Ste)
La cosa che più mi ha colpito è l’entusiasmo dei bambini che abbiamo incontrato e la loro semplicità nello stupirsi di fronte alle piccole cose.
Non mi stanco di sorridere quando ripenso a un’attività che abbiamo realizzato con i bimbi di Razalai…abbiamo costruito una semplicissima cerbottana, come quella che usano gli indiani amici di Peter Pan, con delle cannucce e della carta crespa colorata… bè, 43 bambini (maschi!!!) sono rimasti contentissimi di questo gioco! (vedi le palline che volavano dappertutto!!!)
Il sorriso, lo sguardo, l’entusiasmo e lo stupore di questi bambini mi hanno dato la forza e l’energia per mettermi in gioco al 100%! Non avrei mai immaginato di cantare “Uana-gana-sì” davanti a 100 bambini, o di diventare un pitic di Alba-ca Zapada!
Non credo che quei bimbi siano speciali: mangiano, dormono, giocano…ma c‘è qualcosa…forse nei loro sorrisi, nel loro sguardo, nel modo in cui stanno ad ascoltarti, nella voglia di cantare e ricantare le bans (ogni tanto dal villaggio si sentivano delle voci…”una sardina…”), nell’allegria e nell’impegno che ci mettono nei giochi, nel modo in cui ti salutano…tanti piccoli gesti che mi hanno fatto capire la loro voglia di vivere e di essere amati…avare qualcuno che gioca con loro, che gli dona un po’ di tempo, un pallone (anche se rotto e aggiustato con lo scotch!), un bicchiere di apua, porta loro una grande felicità…e spesso noi italiani non ce ne rendiamo conto!
Ok, forse vi ho annoiato…non sono brava a raccontare, ma volevo condividere con voi questi pensieri e dirvi cosa è stato per me questa tabara!
Eeee …unu, doi, trei, patru, cinci, sase….PAAAAAAAAA!!!!
Ele
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no! non hai assolutamente annoiato, anzi! :)
RispondiEliminache bello leggere queste testimonianze!
mi piacerebbe sapere di più... come dev'essere una persona per poter partecipare ad un cantiere di speranza?
quando ne sento parlare vorrei poter partecipare, ma mi sento così inadeguata, abituata alle comodità e quindi incapace di fare qualcosa...
tu come hai scelto la moldova? come ti sentivi prima di decidere? prima di partire?
Pa! :)
Federica
ciao!credo che basti solo la voglia di mettersi in gioco e di scoprire nuove cose...il resto poi viene spontaneo!!a dir la verità ho scelto la moldova un po' per escusione ma poi si è rivelata davvero una bella esperienza, un paeese povero ma molto vicino a noi..ti auguro davvero di poter fare un'esperienza simile(io non posso che suggerirti in moldova!!)..è un'esperienza che davvero di lascia il segno e rende felice le persone a cui doni un po' del tuo tempo e arricchisce anche te!
RispondiEliminapa =)
Eleonora